04
febbraio

Non solo abusivo ma anche molestatore

Condannato falso dentista per abusivismo e molestie sessuali.

Si vede non bastava a G.W. curare i denti di ignari pazienti ma le sue attenzioni dovevano andare oltre. La vicenda viene pubblicata oggi sul quotidiano veronese “L'Arena” raccontando di quando nel 1999 una ragazza, allora diciassettenne, si rivolse allo studio del professionista per un problema causato dalla crescita anomala di alcuni denti. Il finto dentista le mise l'apparecchio ma poi dovette estrarre i denti in questione stabilendo peraltro la necessità di un trattamento extra a causa di una scarsa cicatrizzazione. Circa un anno dopo, siamo nel 2000, iniziarono delle applicazioni seguite da inalazioni attraverso una mascherina di una sostanza che, a detta dell'abusivo, avrebbe avuto proprietà fluoroattive. Con gli occhi coperti con dischetti di cotone, per evitare irritazioni, e stando a quanto riportato dal quotidiano e sostenuto dalla giovane, il finto dentista la accompagnò alla scrivania dove le fece un'iniezione e poi, visto che oltre a non vedere la paziente si sentiva confusa e le mancava l'equilibrio, ad una sedia. A questo punto l'abusivo la invita ad inginocchiarsi dopo averle fatto calare pantaloni e slip. E a quel punto la terapia prevedeva l'introduzione di una supposta. Alla richiesta di spiegazioni la ragazza si sentì rispondere che iniezione e supposta facevano parte integrante della terapia. La ragazza si rifiuta e dice che avrebbe preferito farlo da sola. Ma la risposta fu negativa. Tutte le sedute successive prevedevano questo trattamento. Fortunatamente la ragazza ebbe il coraggio di parlarne con la sorella, poi con la zia e con una psicologa che le consigliò di rivolgersi ad un legale. L'epilogo in tribunale con il patteggiamento e la condanna, dell'abusivo, nonostante avesse sempre respinto le accuse proclamandosi innocente, ad un anno e nove mesi ed il versamento di 40 mila euro alla parte offesa. Per l'accusa di abusivismo la condanna penale è stata tramutata in pecuniaria monetizzata in 3mila euro.

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