30
giugno

POS……..obbligatorio?

Dal 30 giugno, dalla fattura dell’idraulico o del falegname, alla ricevuta del parrucchiere o del dentista, ovunque i clienti potranno chiedere di utilizzare la moneta elettronica, l’importante è che l’importo finale non sia inferiore ai 30 euro.  In ogni caso la norma per le attività che non si doteranno di Pos non prevede alcuna sanzione. 

Dal Ministero dell'Economia  in risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-02936 si chiarisce che la norma introduce non ”un obbligo” ma  “un onere”.

I clienti del laboratorio odontotecnico ( leggi odontoiatri o odontotecnici ) solitamente pagano tramite assegni o bonifici e comunque a fronte di fattura, quindi non si comprende a chi possa essere utile il pos se non all’eventuale privato che richiede una riparazione. Visto che non e’ un obbligo ma un onere, questo onere ha un costo:

Da una ricerca  emerge che i costi applicati dalle banche per il POS non sono affatto da trascurare:

 

min.

max.

Installazione e attivazione POS

gratis

 €  150,00

Commissione mensile gestione del servizio

 

 

Modello fisso standard

 €    25,00

 €    38,00

Modello Adsl/Ethernet

 €    40,00

 €    59,00

Modello cordless

 €    40,00

 €    50,00

Modello GPRS/GSM

 €    50,00

 €    60,00

Commissione percentuale sul tranzato

        2,50%

3,50%

Commissione fissa per singola transazione

 €       0,30

 €       0,50

 

Costi altamente onerosi per degli esercizi che non essendo disponibili al pubblico, per tutte le proprie produzioni, si risolverebbero ad utilizzare il pos al massimo per una decina di transazioni al mese e per di più di poca consistenza economica.

 

Alla luce di quanto esposto e confortati dall’assenza di sanzioni suggeriremmo un’astensione vigile in attesa di eventuali sviluppi o correzioni della norma.




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