giugno

Versamenti delle imposte 2022 tra proroga e applicazione degli ISA
In piena campagna Dichiarazioni redditi 2023, qualche passo avanti con sorpresa rispetto agli anni precedenti, difatti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diramato in data 14 giugno 2023, un comunicato ufficiale, oseremmo sostenere con largo anticipo rispetto alla scadenza originaria. Contribuenti e operatori del fiscale quindi, con vivo stupore ed un certo grado di perplessità, accolgono un’inversione di tendenza rispetto agli anni trascorsi , quando la proroga arrivava solo all’ ultimo minuto ed in qualche caso addirittura postuma.
Attenzione però, la proroga, riguarda la scadenza dei versamenti solo per alcuni soggetti, in particolare i :
- soggetti ISA;
- soggetti con cause di esclusione ISA tra cui coloro che si avvalgono del regime di cui all’articolo 27, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011, oltre i soggetti che applicano il regime forfetario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge n. 190 del 2014, e i soci o associati di società, associazioni e imprese ai sensi degli articoli 5, 115 e 116 del TUIR soggette agli ISA.
In verità , il comunicato di fatto anticipa l’emissione di una disposizione normativa che prorogherà le scadenze del 30 giugno prossimo solo a quelle imprese e professionisti che esercitano attività per le quali sono approvati i cosiddetti “Indici di Affidabilità Fiscale “. Ma cosa sono gli ISA ?
Dal periodo d’imposta 2018, questi indici hanno sostituito in via definitiva gli studi di settore, con essi l’ ADE vuole favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, e rafforzare la collaborazione tra Contribuenti e Amministrazione Finanziaria. Gli indici vengono elaborati con una metodologia basata su analisi di dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta, mirano ad esplorare il grado di coerenza ed affidabilità di quanto si va a dichiarare attraverso una scala da 1 a 10 da riconoscere a ciascun contribuente.
L’intento nobile è quello di creare un dialogo fra fisco e contribuenti, per studiare ed anticipare comportamenti ed attribuire un certo grado di affidabilità degli stessi. Dall’applicazione degli ISA nasce l’attribuzione di un doppio giudizio, dal quale ne conseguirà un giudizio “complessivo”, con una scala che potrà variare da 1 a 10. Più alto sarà il voto e maggiore sarà il regime premiale riconosciuto al contribuente.
Ritorniamo invece al tema proroga, sottolineando che la stessa viene concessa al 20 luglio 2023, senza applicare alcuna maggiorazione ed ulteriormente - entro il 31 luglio 2023, con applicazione di una maggiorazione dello 0,40 per cento.
Le imposte interessate a questa mini proroga sono le seguenti:
- saldo 2022 e, qualora dovuto, il primo acconto 2023 dei contributi INPS della gestione separata professionisti senza cassa e dell’eventuale eccedente il minimale per artigiani e commercianti;
- il saldo 2022 e, qualora, il primo acconto 2023 dell’IRPEF, dell’IRES e dell’IRAP;
- il saldo 2022 dell’addizionale regionale IRPEF;
- il saldo 2022 e, qualora, l’acconto 2023 dell’addizionale comunale IRPEF;
- il saldo 2022 e, se qualora dovuto, l’acconto 2023 della cedolare secca sulle locazioni, dell’imposta sostitutiva dovuta dai contribuenti forfettari e dell’imposta sostitutiva dovuta dai c.d. contribuenti minimi;
- le altre imposte sostitutive o addizionali che seguono gli stessi termini previsti per le imposte sui redditi;
- il saldo 2022 e l’eventuale primo acconto 2023 dell’IVIE e/o dell’IVAFE;
- l’IVA dovuta sui maggiori ricavi o compensi dichiarati per migliorare il proprio profilo di affidabilità in base agli ISA.
- diritto camerale 2023;
Ricordiamo che non beneficiano della proroga, i non titolari di partita IVA e quindi, la scadenza per essi rimane al 30 giugno e a seguire alla fine di ciascun mese in caso di rateizzazione di saldo e primo acconto delle imposte sui redditi 2023.
Rimane un dubbio sulla seconda eventuale rata per i titolari di partita IVA che applicano gli ISA, inclusi i forfettari, che decidano di rinviare il versamento al 20 luglio non è ancora chiaro il rinvio della scadenza della seconda rata alla stessa data del 20 paradossalmente potrebbe essere dovuta al 17 luglio in mancanza di chiarimento ufficiale .
Ricordiamo poi, che in caso di rateizzazione delle imposte sui redditi in scadenza il 20 luglio 2023- , sarà necessario aggiungere all’importo dovuto gli interessi del 5% annuo, a partire dal giorno successivo alla scadenza della prima rata e fino a quella successiva. In caso di pagamento entro il 31 luglio, le somme dovute dovranno essere preventivamente maggiorate dello 0,40 per cento.
Se poi le imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi non superano ciascuna l’importo di euro 12,00 si è esonerati dall’effettuare i versamenti e/o la compensazione.
Dott. Angelo Parente. Commercialista e Consulente ANTLO
Immagine di Racool_studio su Freepik