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UNIDI. Presentati agli AdB i dati Key Stone sullo studio del settore. Il Presidente Maculan:”Positivi gli ultimi dati ma senza una adeguata politica di intervento sul lato della domanda di prestazioni non si affrontano i veri nodi della crisi strutturale”
Presentato sabato 24 maggio agli AdB lo studio del settore UNIDI compiuto dall’Istituto Key Stone di Roberto Rosso, basato su un campione di 384 aziende, integrato dalla congiunturale del primo trimestre 2014, mostra sostanzialmente un recupero del mercato “sia pur con molte incertezze su forza e durata della ripresa” come sottolineato dalla nota distribuita da UNIDI.
Secondo i dati Key Stone la produzione delle industrie italiane del dentale che occupano circa 5.000 addetti ha raggiunto a fine 2013 circa 738 milioni di fatturato di cui 474 milioni (64,22%) destinati all’export. Nel 2012 i rispettivi valori erano 717 milioni e 447 milioni (62,34%) mentre nel 2007 erano 634 e 365 (57.57%). Salvo lo shock del 2009 (-3,5%) risulta costante il trend di crescita dal 2007 al 2013 con un complessivo +33% dell’export.
Altri dati rilevati da Key Stone riguardano invece l’insieme del mercato italiano, quello cioè destinato a dentisti e odontotecnici che – come “sell out” cioè a prezzo di vendita – continua a marcare un segno negativo, seppur di dimensioni inferiori rispetto agli anni precedenti.
Nel 2013 è valutato infatti in 1.101 milioni euro (-0,9%) quando nel 2012 era 1.111 (-6,0%) e nel 2007 era addirittura di 1.150 milioni con un aumento rispetto al 2006 del 2,2%. In sintesi dal 2007 al 2013 si registra così un montante negativo del 6.0%. Nel mercato interno il valore delle importazioni dall’estero arriva a circa al 60% e al 40% quello nazionale.
Per quanto riguarda gli odontotecnici i dati 2012 su quelli 2010 registrano per apparecchiature -8,2% mentre l’equivalente export italiano registra +5.1%, per leghe preziose e non -9,1% a fronte di un export +3,4% e per i prodotti di consumo -5,9% rispetto a +5,4% d’export.
Nel 2013 il mercato per dentisti e odontotecnici evidenzia un freno nel trend negativo pari a circa -1,5% mentre torna positivo il mercato delle attrezzature che dopo un dato negativo nel primo semestre 2013 manifesta a fine anno +0,7%, con una congiunturale del primo trimestre 2014 che marca +3%.
In breve, dentisti e odontotecnici tornano a investire nell’ultimo periodo quale dimostrazione da un lato di un ritorno del clima di fiducia ma anche con riferimento allo stato di obsolescenza delle tecnologie installate.
Il report Key Stone è stato introdotto dal Presidente UNIDI, Gianfranco Berrutti ed illustrato poi da Roberto Rosso, cui hanno fatto seguito gli interventi di Callioni (ANDI), Revello e Quaranta (ANCAD).
Il Presidente ANTLO, Massimo Maculan, presente con altri dirigenti ANTLO, ha così commentato i dati Key Stone:”Rileviamo con moderata soddisfazione l’inversione di tendenza nell’ultimo periodo del 2013 e nel primo 2014 per i beni e servizi destinati a dentisti e odontotecnici in valori però che ancora non annullano i dati negativi degli anni precedenti. Sarebbe quindi il caso di agire con sollecitudine e forza sul fronte della domanda di prestazioni i cui dati anche più recenti denunciano inquietanti valori regressivi. Senza incrementare considerevolmente con apposite politiche di incentivazione la domanda, sarà difficile intravvedere una adeguata inversione di tendenza tale da avviare a soluzione la crisi strutturale del settore.”