12
gennaio

Maestri, maestrie, magie e alchimie

L'utilizzo di sigle o abbreviazioni è al giorno d'oggi un fenomeno in forte espansione.
Certamente i social e i vari mezzi di comunicazione hanno accelerato questo costume ponendo punti critici tra l'italiano e l'inglese, criticità che molte volte genera incertezze nella pronuncia e incomprensioni nella decodifica.
In un mondo sempre più globalizzato anche noi italiani tendiamo gioco forza ad usare termini e/o abbreviazioni inglesi poiché l'utilizzo sembrerebbe poter edulcorare il significato in italiano, come se suonasse meglio o conferisse maggior pregio alla cosa o alla persona.
D'altronde basti pensare alla crescita esponenziale di parole straniere in italiano; ai primi posti troviamo il mondo aziendale che ne fa largo uso e, scorrendo la lista, non mancano di certo gli eventi culturali dove delle parole inglesi se ne fa un uso inutile.
Ovviamente anche nel nostro settore vengono utilizzati acronimi; quello che identifica la nostra categoria è Odt. Da qualche anno a questa parte però sembrerebbe ci sia volontà di voler utilizzare terminologia britannica.
Provate a leggere con maggior attenzione i programmi culturali postati sui vari social e troverete in alcuni casi una conferma di quanto scritto, tra l'altro si conferisce al relatore maggior autorevolezza, attribuendogli un titolo che in molti non hanno.
Meriti vanno dati a chi questo titolo lo possiede avendo frequentato corsi di laurea magistrale in quei paesi esteri (pochi per davvero) dove le Università prevedono un piano formativo mirato in tal senso.
C'è chi invece predilige l'italiano, e per non generare confusione tende a conferire copiosamente il titolo di maestro, esaltando in tutti particolari attitudini in una determinata disciplina.
Nel nostro settore il titolo di maestro dovrebbe spettare senza ombra di dubbio a quelle persone che meritano rispetto, a quelle persone che desideriamo collocare ad un livello superiore, a quelle persone che rappresentano un'eccellenza nell'arte odontotecnica tali da considerarle come dei capiscuola.
Andrebbe quindi fatta una bella distinzione tra chi è realmente un maestro e chi è dotato di abile maestria, una riflessione che certamente non sfuggirà ai nostri lettori.
Chiudiamo questo articolo facendo un parallelo con una fiaba ambientata nel 1284 nella città di Hamelin; ancora oggi c'è chi con abilità da gran manovratore riesce a proporre offerte molto suadenti per coloro che credono e non riescono a resistere a delle proposte inesistenti.
Ancora oggi le fiabe insegnano grandi leggi e saggezze a coloro che sono al mondo, sarà il fascino della magia mista alle alchimie.
 

 

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