18
settembre

Srl: una possibilità per gli odontotecnici

Dal 1 gennaio 2003 cambiano le regole per l'Srl. Il dott. Marcello Terzuolo indica i vantaggi che questo tipo di società possano dare alle imprese odontotecniche

Dal 1° gennaio 2004 è entrato in vigore il nuovo diritto societario: in particolare è stata radicalmente trasformata la S.r.l. (società a responsabilità limitata).
Fino al 2003 la S.r.l. altro non era che una copia “ridotta” della società per azioni, con-cepita per le grandi imprese. Dal 2004 invece la S.r.l. ha assunto una sua precisa ca-ratterizzazione; il legislatore ha voluto farne una società “ad hoc” per le piccole impre-se, quali i laboratori odontotecnici.
Come per il passato la connotazione caratterizzante è la responsabilità limitata (al ca-pitale sociale) dei soci.
In buona sostanza questo significa che i soci partecipanti alla S.r.l., o il socio, visto che può essercene anche soltanto uno, rischiano nell'impresa soltanto il capitale so-ciale versato in essa e nulla più. Vediamo quindi di capire le differenze dal seguente prospetto:

L'impresa individuale (ditta singola) o la società di persone (s.n.c.):
- Il titolare o i soci rischiano TUTTO il lo-ro patrimonio: proprietà immobiliari (casa, laboratorio, etc.) auto, mobili di casa, etc.;
- I creditori (compreso il fisco) in caso la ditta / società non paghi, possono rivalersi sui beni personali del titolare / soci;
- In caso di fallimento (cioè quando non si è in grado di pagare i debiti) della ditta / società falliscono automaticamente tutti i soci (con gravi conseguenze);
- Applicazione degli studi di settore “automatica”. Se non si è congrui bisogna “provare” le ragioni: non basta la contabi-lità regolarmente tenuta.

La S.r.l. (anche a socio unico):
- I soci rischiano SOLTANTO il capitale versato nella società;
- Il patrimonio personale dei soci è total-mente protetto dai creditori della società che non possono in nessun modo aggre-dirlo;
- In caso di fallimento fallisce solo la so-cietà, nessuna conseguenza per i soci;
- Impossibilità, per il fisco, di applicazio-ne automatica degli studi di settore; la contabilità, se regolarmente tenuta, fa pie-na prova per il contribuente

Come si vede dal prospetto sopra riportato le differenze tra la ditta individuale / società di persone da una parte e la s.r.l. pluripersonale o a socio unico dall'altra parte, sono tante ed importanti a favore di quest'ultima.

Vediamo ora quali sono le novità per la s.r.l. che inducono un moderno piccolo im-prenditore a ricorrervi.

Anzitutto, e questa è una novità relativa, perché risale già ad alcuni anni fa, la possibi-lità di costituire una s.r.l. a socio unico.
Ciò significa che un unico titolare può costituire una s.r.l. a socio unico, della quale lui solo farà parte, traendone comunque tutti i benefici. Potrà altresì l'impresa individuale, già tutt'ora esistente, trasformarsi in s.r.l. a socio unico con tutti i vantaggi relativi.

Una seconda novità, anch'essa risalente però a qualche anno fa, è rappresentata dal fatto che ora la s.r.l. può essere iscritta all'Albo Imprese Artigiane così come le ditte individuali e le società di persone.

Ma le novità più recenti, cioè in vigore dal 1/1/2004, sono quelle che più caratterizza-no la nuova s.r.l. come in assoluto la migliore e più sicura forma giuridica di esercizio della piccola impresa.
Vediamo un sintetico elenco di queste:
? Possibilità di soci d'opera, che non apportano capitale alcuno.
? Possibilità di partecipare al capitale della società in misura percentuale diversa dalla partecipazione agli utili. Esempio: il socio A è socio al 60% del capitale (ciò significa che l'impresa è sua al 60%) ma partecipa al 40% agli utili (gli spetta solo il 40% degli utili).
? Possibilità di stabilire, in patti parasociali (patti cioè non riportati nello statuto nota-rile) tutte le clausole più svariate per realizzare appieno le varie volontà dei soci.
Come si può immaginare la s.r.l. di oggi permette le più ampie possibilità di utilizzo ed è adatta in particolare a:
? l'odontotecnico che, avendo ormai una certa età, voglia fare subentrare gradual-mente i propri dipendenti o collaboratori;
? l'odontotecnico che voglia, in un prossimo futuro, allearsi con altri colleghi per af-frontare le nuove sfide dei mercati.
Infatti come ormai tutti possiamo riscontrare il mercato, con una rapidità impressio-nante, è cambiato.
Diventa sempre più difficile per il “piccolo”. Globalizzazione del mercato significa es-senzialmente due cose:
1. aumento del numero dei concorrenti (competitors);
2. aumento delle dimensioni delle imprese (che diventano sempre più grandi per far fronte alle nuove e più ardue sfide del mercato).
A questo punto lo strumento societario diventa sempre più necessario per andare avanti: non ha più prospettiva di sviluppo il singolo: questo che piaccia o no.
Il legislatore, rendendosi conto di tutto ciò, ha voluto portare lo strumento della s.r.l. a portata anche delle piccole / micro imprese; infatti oggi la s.r.l. è destinata a sostituire sia le ditte individuali che le società di persone (s.n.c. e s.a.s.).
Vorrei ancora aggiungere che l'odontotecnico che lavora in forma di ditta individuale non crea un valore che aumenta e dura nel tempo.
Quando sarà stufo o non potrà più lavorare venderà i macchinari per pochi euro e an-drà in pensione con prospettive reddituali a dir poco modeste (se non critiche o dram-matiche).
L'odontotecnico che ha invece programmato e pianificato la sua attività in forma so-cietaria (in particolare s.r.l.) crea invece un valore per sé e per gli altri. Ciò in quanto la sua impresa non “muore” quando calerà il suo impegno professionale ma semplice-mente si modificherà gradualmente; lo stesso odontotecnico che ridurrà il suo impegno professionale potrà comunque rimanere attivo come socio anche minoritario (nella ri-partizione degli utili) e maggioritario (nella percentuale di proprietà dell'impresa) fino al giorno in cui deciderà di vendere la sua quota, ma allora venderà UN'IMPRESA, che ha UN VALORE, non un insieme di macchinari vecchi che non interessano a nes-suno.
Infine un'ultima considerazione di carattere fiscale ma non ultima in ordine di impor-tanza.
Le imprese individuali e le società di persone (s.n.c. e s.a.s.) che non sono congrue con gli studi di settore hanno davanti due vie:
1) La prima: adeguarsi, pagando a volte somme di denaro anche ingenti.
2) La seconda: non adeguarsi e preparare una difesa (il più delle volte molto ardua se non impossibile) nei confronti del fisco quando questo (nell'arco di alcuni anni) si farà vivo per pretendere il dovuto. Attenzione però: chi non sarà congruo per più anni ri-schia grosso perché per ogni anno il fisco gli potrà chiedere il dovuto e moltiplicando così per più anni le pretese del fisco si rischia di arrivare a dover pagare somme inso-stenibili o che comunque mettono in gravi crisi di liquidità.
Chi invece adotterà lo strumento della s.r.l., anche ai fini degli studi di settore potrà stare tranquillo: la sua contabilità (ordinaria) se regolarmente tenuta, farà PIENA PROVA nei confronti delle pretese del fisco che non potrà in nessun modo utilizzare lo strumento degli studi di settore per accertare alla s.r.l. maggiori imposte.
Ultimissimo argomento: I COSTI.
Come detto il legislatore ha voluto proporre lo strumento della s.r.l. anche alle piccole e alle micro imprese: ne deriva che anche i costi sono assolutamente accettabili. In particolare vorrei dire a coloro che non sono congrui con gli studi di settore che per lo-ro questo è oggi l'unico strumento per non dovere rimanere in balia delle pretese del fisco, che talvolta possono essere anche ingiustificate ma comunque non neutralizza-bili se non con una forma di esercizio dell'attività (vedi s.r.l.) idonea per i tempi di og-gi.

Dott. Marcello Terzuolo
dottore commercialista in Torino

le aziende comunicano

editoria

area soci

Registrati
Hai dimenticato la password? Reimpostala